La nostra storia
Dai tempi dei romani, durante il medioevo e con la famiglia Gianini, su questa collina si é sempre amata la terra e coltivato il vino.
II secolo a.C.
La torre romana

I Romani costruiscono una torre di avvistamento sulla punta del promontorio dove ora sorge il Castello di Morcote. Queste torri facevano parte del sistema difensivo romano lungo l’arco alpino.

Ai Romani si deve l’introduzione della coltivazione della vite in Ticino.

XII secolo
Edificazione della fortezza

Verso l’anno 1100, durante le guerre tra Como e Milano per il predominio della regione, viene edificata una fortezza sulle rovine della torre romana.

Si racconta che Federico Barbarossa, Imperatore del Sacro Romano Impero, abbia soggiornato tra le mura del Castello di Morcote durante i suoi spostamenti verso l’Italia.

XV secolo
Il castello e le sue terre appartengono al Ducato di Milano

Tra il 1395 e il 1535, nel periodo della reggenza dei Visconti e degli Sforza, il castello viene citato in numerosi documenti ritrovati negli archivi ducali.

Nel corso del quindicesimo secolo il castello viene conteso per più di quarant’anni tra le signorie locali dei Rusca e dei Sanseverino, appartenenti a fazioni opposte, e ospita una delle principali guarnigioni della regione. In questo periodo, a difesa e presidio della fortezza si alternano diversi castellani, che sottostanno agli ordini del ducato.

1413
Privilegi ducali

Filippo Maria Visconti concede i primi privilegi agli abitanti di Vico Morcote e Morcote, esentati dal pagamento dei dazi ducali in cambio del loro contributo al sostentamento del castellano e dei suoi soldati.

Il castello viene descritto dai messi ducali come "rocca inespugnabile, se non con grande sacrificio di uomini e di denaro". In caso di allontanamento dalla fortezza, il castellano deve lasciare in pegno i figli ed una decina di soldati. Le regole sono rigide: dal castello può uscire solo un soldato alla volta e solo due persone alla volta possono entrare dal ponte levatoio.

Il castellano deve conservare cibo e munizioni per almeno un anno, ma può vendere i suoi prodotti, come il vino, già prodotto a quei tempi, nelle terre intorno al castello.

1450
Il castello visconteo

Il Castello di Morcote viene ampliato raggiungendo forma e dimensioni attuali durante la reggenza di Bianca Maria Visconti e suo marito Francesco Sforza. Entrambi trascorrono diverso tempo al castello per dilettarsi nella caccia. Si narra che un cunicolo partisse dal castello fino alla Torre del Capitano, situata a lago, nel nucleo di Morcote, per permettere la fuga al castellano e ai suoi soldati in caso di assedio.

1467
Rinnovo dei privilegi ducali

Galeazzo Maria Sforza, figlio primogenito di Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza, fratello del famoso Ludovico il Moro,rinnova i privilegi ducali agli abitanti di Vico Morcote e Morcote. Gli originali delle due pergamene ducali del 1413 e 1467, corredate di bellissime miniature, si trovano nell’archivio della famiglia Gianini.

1499
Assedio francese

Nel periodo delle Guerre d’Italia, tra il 1499 e il 1504, anche il Castello di Morcote viene conquistato dai Francesi.

1515
La battaglia di Marignano e la fine del Ducato

Tra il 1512 ed il 1513 la fortezza viene saccheggiata dai Confederati elvetici, che prendono il controllo delle terre del Sottoceneri, mentre avanzano alla conquista della Lombardia. Due anni dopo, però, la battaglia di Marignano ferma l’avanzata dei Confederati, che vengono sconfitti dai Francesi, e segna la fine del Ducato di Milano. Il confine Italia-Svizzera viene portato alla sua posizione attuale e da quel momento il Castello di Morcote passa in mano agli Svizzeri.

1517
L’ultimo capitano

Nelle vicende per il controllo delle terre ticinesi, il capitano Francesco Paleari Fratino volta le spalle al Duca di Milano a favore di una parte dei Confederati schieratasi con i Francesi. Come ricompensa per i suoi meriti militari, Paleari riceve in donazione dai cantoni svizzeri la fortezza e le terre adiacenti, diventando così proprietario del Castello di Morcote.

La famiglia Paleari conserva la proprietà per quattro secoli dedicandosi all’agricoltura e alla viticoltura, trasformando il castello in rovina in una masseria.

Inizio 1900
Il Merlot del Ticino

L’ingegnere Giuseppe Paleari, diretto discendente dell’ultimo capitano del castello e direttore dell’Istituto Agrario Cantonale di Mezzana, è tra i fautori della diffusione del vitigno Merlot in terra ticinese. Nei primi anni del 1900, il Paleari pianta a titolo sperimentale, sulle strette e ripide terrazze intorno al castello, diverse varietà di vitigni importati dalla Francia, tra cui Merlot e Pinot. È così che vengono prodotte le prime bottiglie con il nome Castello di Morcote. Grazie a questa straordinaria coincidenza, la storia del castello si intreccia con quella della moderna viticoltura nella Svizzera italiana.

1939
Nasce l’Azienda Agricola Arbostora con Massimo Gianini

A partire dagli anni ‘30, l’ingegnere Massimo Gianini crea l’azienda agricola grazie al raggruppamento di circa 500 parcelle di terreno, che vanno a costituire - con i suoi originari 170 ettari totali - una delle tenute più estese del Ticino. Il nome dell’azienda deriva dal promontorio del Monte Arbostora, circondato dal Lago Ceresio, sul quale si estende la proprietà. Per più di 15 anni, dal 1930 al 1945, viene progettata e attuata un’importante bonifica dell’intero comprensorio per poter permettere la pratica di un’agricoltura di tipo misto: si costruiscono 22 chilometri di strade, sentieri, cascine, due grandi edifici agricoli con stalle, viene ampliato il vigneto ecreata l’Alpe Vicania (vedi anche 1941).

1940
Il restauro del castello

Il 20 marzo 1940 Massimo Gianini acquista dai fratelli Giuseppe e Giorgio Paleari, ultimi eredi maschi della famiglia, i ruderi del castello e le sue adiacenze. L’ingegner Massimo inizia un restauro conservativo della fortezza. I lavori si protraggono per quasi 20 anni, durante i quali si documenta molto accuratamente per mantenere fedelmente la struttura originaria del monumento.

Il vigneto degli anni ‘40.
I terreni adiacenti al castello vengono terrazzati e impiantati con un vigneto di 10 ettari, a prevalenza Merlot, sotto la guida esperta di Giuseppe Paleari. Si inizia a produrre vino commercializzato con il marchio VITI (Viti Ticino), un sinonimo di eccellenza, che identifica i migliori vini ticinesi prodotti dal vitigno Merlot.

1941
Nasce l’Alpe Vicania

Tra l’estate del ‘41 e la fine del ‘42 viene eseguito il disboscamento di 17 ettari di bosco sulle pendici del monte Arbostora per la creazione di un alpeggio. Quest’opera viene realizzata grazie ad un centinaio di rifugiati polacchi accolti in Svizzera durante la Seconda Guerra Mondiale. Al centro dell’alpe viene costruita una casa colonica con stalla e fienile.

1989
Il vigneto attuale del Castello di Morcote

Il vecchio vigneto, ritenuto non più idoneo ad una viticoltura moderna, viene in gran parte estirpato durante gli anni ‘70.

Nel 1989 viene ripiantato un nuovo vigneto con circa 23'000 barbatelle di Merlot e una parte di Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon, alle quali si aggiungerà in seguito lo Chardonnay.

1991
La prima annata del Merlot Castello di Morcote

Dopo circa 80 anni dalle prime bottiglie prodotte da Giuseppe Paleari, la famiglia Gianini torna a produrre il vino del Castello di Morcote.

1999
L'ingresso in azienda di Gaby Gianini

Gaby, nipote dell’ingegner Gianini, inizia ad occuparsi dell’azienda agricola del nonno avviando l’apicoltura e creando un uliveto. Vengono piantati 150 ulivi delle cultivar Frantoio e Pendolino, da cui si ottiene l’olio extravergine di oliva del castello.

2002
Il Ristorante Vicania

L'antica casa colonica in pietra e la stalla, costruite negli anni ‘40, vengono ristrutturate nel rispetto delle forme e dei materiali originali per ospitare il ristorante Vicania.

2009
La Tenuta Castello di Morcote

La gestione della produzione vitivinicola della Tenuta Castello di Morcote viene rilevata con nuovo slancio e grande determinazione da Gaby Gianini, affiancata dall’enologo Michele Conceprio. Gaby crea nuove etichette e porta i suoi vini ad essere apprezzati a livello nazionale ed internazionale, ottenendo riconoscimenti prestigiosi dai più importanti giornalisti e critici del settore.

2014
La svolta del biologico

Nel 2014 inizia la conversione al biologico del vigneto di Morcote.
La scelta di abbandonare prodotti chimici e concimi di sintesi ha lo scopo di preservare il più possibile il meraviglioso contesto naturale del promontorio dell’Arbostora.\ Nel 2017 viene ottenuta la certificazione Bio federale.

2019
La nuova cantina nel cuore della Tenuta

Dalla ristrutturazione di uno degli edifici agricoli con stalla costruiti negli anni '40 nasce la nuova cantina di vinificazione, proprio nel cuore della Tenuta. Concepita nel segno della sostenibilità, è interamente alimentata ad energia solare.

Vigneti nel mendrisiotto\ Vengono acquisiti nuovi vigneti nel Mendrisiotto, regione da cui proviene il marito di Gaby, Maurizio Merlo, che inizia ad affiancarla operativamente in azienda.

2020
Prima vendemmia “au château”

Le uve della vendemmia 2020 vengono vinificate nella nuova cantina dalla nostra enologa Benedetta Molteni.

In vigna si iniziano ad applicare i principi della biodinamica.

Oggi
Un mondo da scoprire

La nostra meravigliosa avventura continua, con tanti nuovi progetti nel cuore e nuove sfide da affrontare, sempre più convinti che la scelta della sostenibilità e del rispetto della Natura sia stata quella giusta.